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Sono giapponese! Lesson 6: a Basiglio, 2 metri e 30 centimetri di distanza dal bancomat non bastano

12 Luglio 2017
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Nel paese dei paperoni, Basiglio, ho conosciuto papere orgogliose, baristi santi e la paranoia dei correntisti

Buongiorno a tutti. Sono giapponese!
Sapete quanti vantaggi ci sono nel vivere a Basiglio, a Milano3? Io ne ho almeno 5. Ecco per questo che mi scuso di raccontarveli.
Quando lavoravo presso il padiglione del Giappone nel 2015 all’Expo, abitavo a Milano3, e non a Milano come era ovvio aspettarsi. Non sapendo nemmeno dov’è Milano2, per me il suo nome, Milano3, non era altro che imitazione di Milano come una borsa di imitazione manofatta in Cina. Ecco l’elenco di 5 vantaggi da sapere su Basiglio.

Tranquillità e verde
La prima cosa che mi viene in mente sul comune più ricco del mondo (italiano) è la sua tranquillità e il verde che circonda tutto il comune. Per chi, quindi, si sente un po’ stanco per il rumore dalla circonvalla, deve rivolgersi assolutamente a Basiglio dove volano via l’ansia sul risultato degli esami universitari che hai appena dato, la preoccupazione sul futuro di una coppia e la paura per il prossimo pagamento della TASI. In breve, a Milano col VERDE si va avanti forse in fretta, invece a Basiglio col VERDE ci si rilassa.

Bar simpaticissimo “Too Easy”
Quando lavoravo una volta presso il padiglione del Giappone all’Expo 2015, frequentavo ogni sera, letteralmente, un locale, “Too Easy”, dove mi permettevano di sfogarmi ogni pezzo di sbattimento che subivo ogni giorno lavorativo. Infatti il personale era gentilissimo, giovanissimo e sempre prontissimo a risolvere i miei problemi quotidiani solo in un secondo. La loro metodologia? Semplicissimo. Mi dicono, “Non pensarci più”. Poi mi preparavano il solito “Sbagliato”, cocktail diffusissimo in Italia ma meno conosciuto in Giappone, con misura ad occhio. Erano talmente simpatici i ragazzi del locale che mi ricordo ancora benissimo di nome; Loris, Chiara, Alessandro… se non ci fossero stati loro a quel tempo, al massimo mi sarei dovuto sfogare alle papere che vivono nel lago in centro della zona.

Animali simpatici
Le papere sono appunto i protagonisti della zona. La domenica le vedevo camminare orgogliosamente in mezzo del sentiero che circonda il lago. Poi, i ricci si fanno vedere ogni tanto la serata, tipo ad un certo punto li trovi a uno o due passi avanti mentre cammini. Non va dimenticato che lì una volta si vedevano anche i giapponesi. Sono animale simpatico di assoluto perchè fanno una grande quantità di compere ogni giorno presso l’unico supermercato della zona, Unes, così contribuendo un sacco all’economia della zona. Credo.

Sicurezza garantita, e sempre di più
Una cosa ormai divertente ma a quel momento un po’ sbattimento, è il fatto che la gente del comune, dal mio modesto punto di vista, stia troppo attento a pericoli probabili nella vita. Mi ricordo ancora benissimo uno sbattimento, per me, mentre aspettavo davanti al bancomat i due signori, una vecchia coppia, finire la loro operazione. Ovviamente per rispettare la loro sicurezza del prelievo, stavo in piedi esattamente due metri e 30 cm indietro di loro. Mi arriva però ad un certro punto una voce alquanto secca della signora, “Deve stare lontano.”, “Perché impiega questi secondi per dirmi tale cosa invece di essere più veloci a finire la vostra operazione?”…ho pensato. Tant’è vero che ci vuole una certa attenzione, però non gli bastavano 2 metri e 30 cm che simboleggia il mio rispetto verso di loro? A Basiglio, ossia a Milano3, ci vuole sempre più sicurezza. Ocio!

Verde e il 230
Dimenticavo di dirvi come raggiungere Basiglio, Milano3. Se siete già a Milano, basta prendere la Verde in direzione (Piazza) Abbiategrasso. Dopodichè sali sull’autobus 230 che vi porta fra mezz’ora a Basiglio, Milano3. Cose che si trovano sono preziosi, e il 230 lo è. Così quando tu esci dalla stazione della metropolitana e trovi eventualmente il 230 già lì ad aspettarvi, ti esalti con l’autobus con il motore già acceso. In meno di 40 min, il più veloce, siete a Basiglio dove vi aspettano la natura e le papere.

Kentaro Hara

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