fbpx

Dirotta su Cuba: il funky all’italiana spiegato ai millennial

8 Ottobre 2018
6410 Visualizzazioni

Gli anni 90 dei Dirotta su Cuba stanno lì a dimostrare che il periodo era di grande fervore musicale. E le radio proponevano musica di livello eccellente.

I Dirotta su Cuba rappresentarono, forse, una delle proposte musicali più interessanti ed originali visto che negli anni 90 si presentarono con una cifra musicale fuori dal comune per il mercato italiano.

Nati nel 1989, i Dirotta su Cuba hanno fatto una gavettadi live nei locali con tanta voglia di esprimersi e ancora oggi, sono la dimostrazione di come proprio l’inizio dai livelli più bassi possa portare alla realizzazione di un sogno che possiamo chiamare semplicemente musica di qualità per chi la fa e per chi l’ascolta.

1994 – Esplode il fenomeno Gelosia

…Gelosia, è come la pazzia, vive di fantasia, non ti fa più dormire. Gelosia è come una bugia, cresce come un’idea non ti fa più dormire…

La band capitanata da Simona Bencini, Rossano Gentili e Stefano De Donato irrompe,  sulla scena proponendo un mood fatto di grande groove e di energia pura importando quello che allora era chiamato acid jazz con contaminazioni funky che risultarono completamente innovative per l’Italia.

L’energia della band si diffuse a macchia d’olio e l’anno successivo ecco arrivare il primo disco dal titolo Dirotta su Cuba che raccoglie al suo interno un’incredibile numero di perle. Pezzi che diventano tutti delle vere e proprie hit e che catapultano i Dirotta su Cuba in cima a tutte le classifiche italiane.

Liberi di, liberi da: un messaggio ancora attuale

…Liberi di liberi da, da te c’è spazio andiamo via di qua, salti nel buio non se ne fanno più, molliamo tutto e ciao!

Anche i testi che fanno parte di questo progetto musicale colpiscono a fondo chi li ascolta anche oggi. In un panorama così particolare, risultano più attuali che mai dimostrando quanta forza avesse il progetto stesso.

I Dirotta su Cuba si presentano sui palchi italiani con una situazione musicale pazzesca e il connubio tra la voce di Simona, unita a una presenza scenica importante, e una band composta da musicisti talentuosi regalano alla band soddisfazioni enormi tanto da farli entrare di diritto nella storia musicale di quegli anni.

1996 – Nonostante tutto e l’anno della consacrazione totale

…Finalmente ti ho capito, non sai più guardarmi dentro l’anima, mi fa male il tuo sorriso mentre cerco di spiegarti cosa non mi va…

Il secondo disco, Nonostante tutto si presenta con tutti i crismi del successo, e il primo singolo, Sensibilità, dimostra come le previsioni della vigilia non siano campate in aria.

Ormai i Dirotta su Cuba rappresentano una sicurezza e ogni singolo proposto al pubblico è consacrato come hit. Anche le collaborazioni eccellenti presenti nell’album dimostrano quanto siano diventati credibili questi ragazzi tutto groove ed energia.

1997 – Tra l’Ariston e Jesael.

È innegabile che, proprio in quegli anni, la vetrina del festival di Sanremo risultava essere uno step obbligato per chi aveva riscosso consenso di pubblico. Il gruppo toscano non si è sottratto.

…È andata così, ma fa male, questa voglia che ho di te. E’ andata così, lo so, prevedibile se ognuno pensa a sè. Ma tu giri in testa e non te ne vai; chi si è amato per davvero non se ne va mai…

È andata così fu il pezzo presentato sul palco dell’Ariston di Sanremo e, nonostante le regole non scritte che vigono per i brani che si vogliono presentare al festival, i Dirotta su Cuba non vollero snaturare la loro caratteristica principale legata al ritmo ed alla qualità musicale dalle tinte internazionali.

Il dodicesimo posto ottenuto non scalfì l’impatto sul pubblico. Quell’estate fu tuttta con il vento in poppa per il gruppo, che uscì con la cover dei Delirium di Ivano Fossati, Jesael, con la quale furono padroni delle classifiche italiane.

Il nuovo millennio e il ritorno in grande stile di questi ultimi anni

Con l’arrivo del nuovo millennio le strade dei componenti storici dei Dirotta su Cuba iniziarono a separarsi. Il primo a prendersi una pausa fu il bassista Stefano De Donato, seguito, 2 anni dopo, da Simona Bencini. Il progetto continuò con una grande attività live e una nuova formazione. Poi i ritorni: De Donato nel 2004 e la Bencini nel 2009, per celebrare i 20 anni della band.

Il rientro sulla scena

Dopo questi gli scossoni, gli allontanamenti e i rientri, i Dirotta su Cuba hanno ripreso a pieno regime l’attività, fino al grande ritorno di oggi con l’ultimo disco: Studio Session Vol. 1.

Il disco ripropone i grandi successi del primo album del gruppo, con partecipazioni eccellenti come quella di Mario Biondi, e 6 pezzi inediti che fanno presagire come la voglia di bella musica sia sempre forte in un manipolo di musicisti veri. Sono tutti della X generation, dunque alla vigilia del mezzo secolo d’età e non smettono di entusiasmareil loro pubblico, mantenendo una dimensione molto autentica e dalla qualità ineccepibile.

LEGGI ANCHE:

L’avventura dei nuovi Matia Bazar

100% sound veneto by Zagreb

Il testo di Parole Parole Parole ha previsto la vita dei millennial odierni?

Torna a casa dei Maneskin testo: farsi travolgere da Marlena, la musica

Perché “Una vita in vacanza” è la canzone del reddito di cittadinanza